L'esclusa
- Beatrice Di Santo
- 2 ago 2020
- Tempo di lettura: 3 min

Buon pomeriggio a tutti!
Immergiamoci oggi nella lettura di Luigi Pirandello, L’esclusa, BUR Grandi romanzi 2012, p. 155, cit.
Vedeva intanto la madre e la sorella ritornate alle abitudini, alla calma d’una volta, alla vita semplice e tranquilla di prima; e maggiormente, per forza di contrasto, sentiva penetrarsi dal convincimento che lei sola era l’esclusa […].
Sono parole molto forti e ci sono appunto molte forze in gioco.
In primo luogo c’è la forza delle abitudini nel senso di essere forzati alle abitudini. Ma spesso non ci rendiamo conto che il fatto di continuare il nostro tran tran quotidiano è da un lato una forzatura e dall’altro lato una dimostrazione di resistenza. È quindi una dimostrazione di forza del nostro io, il quale deve accettare di essere costante e di seguire certi schemi. È appunto la seconda forza in gioco.
In questo passo di Pirandello le abitudini sono viste in senso positivo come il ritorno alla pace di una volta, il ritorno ad una vita semplice. Ecco che questa visione di calma crea però uno stridere che tra poco approfondirò. Parlo innanzitutto di visione poiché la protagonista non è riuscita a tornare alle abitudini, alla serenità di un tempo, alla sua vita semplice ma vede da spettatrice la madre e la sorella riprendere questo schema. Questa visione, purtroppo, crea uno stridere, cioè una direzione contraria: più vedo le altre persone stare bene e più sento la mia solitudine. Lo stesso autore scrive per forza di contrasto e dunque quest’opposizione è la terza forza in atto.
È una solitudine strisciante poiché la parola penetrarsi usata da Pirandello, a mio avviso, indica un insinuarsi, nel cuore della protagonista. Potremmo anche riformulare la frase con sentiva insinuarsi dentro di lei l’esclusione. Ecco, per me il verbo penetrarsi rappresenta dapprima l’insinuazione già citata, quasi a rallentatore, successivamente la potenza, appunto la quarta forza in gioco, poiché è un termine molto fisico, collegato al dolore. Sembra quasi avere un’autorevolezza che viene confermata dal termine successivo convincimento.
La proposizione del convincimento che lei sola era l’esclusa è molto difficile da sopportare, è una frase sofferente e buia. Il convincimento è l’autorità, l’asserzione di un pensiero che si è impossessato della propria mente e non possiamo liberarcene. La protagonista non può pensare ad altro perché si è convinta di essere esclusa.
Pirandello non dice solamente quest’ultima parola ma raddoppia questa sensazione negativa nell’aggettivo sola di poco precedente.
La strettissima vicinanza dei termini sola-esclusa vuole unificare queste due voci in un solo concetto, che allo stesso tempo è diviso, dunque bilaterale.
La parola sola infatti ci ricorda la solitudine come idea intima della persona, mentre esclusa ci rammenta il collegamento con l’esterno e con la società. L’esclusione pone la domanda da cosa? e certamente presuppone un contesto, solitamente è la società che esclude una persona. Quindi è un’emarginazione, non più intima e fine a se stessa ma dettata da dinamiche sociali. Insomma, scrivendo lei sola era l’esclusa viene enfatizzato l’ostracismo. Ancor più sconvolgente è notare come quest’ostracismo sia convalidato dal convincimento. Facendo una similitudine un po’ più odierna, è come voler timbrare un biglietto per l’autobus andata-ritorno. Timbrando le tratte con il convincimento, mi convalido la solitudine e l’esclusione in un unico gesto, mi convalido l’unificazione di questo duplice concetto di sofferenza, da me approfondito, quasi fino al capitombolo, il fine corsa. Ecco che è ancor più palese la forza dell’ultima frase, dove ci sono sentimenti umani molto difficili da governare dentro se stessi e ancor più difficili dal momento che sono convalidati. Questa sorta di ufficializzazione del patimento è la quinta e ultima forza che viene a presentarsi in quest’estratto pirandelliano, contrapponendosi alle abitudini della madre e della sorella che invece risultano in qualche modo luminose e serene, perlomeno agli occhi della protagonista e certamente ai miei.
Comments